Forse non tutti ancora sanno che nel primissimo periodo di produzione della Vespa tantissime parti, anche strutturali e motoristiche, che la componevano venivano prodotte da aziende fornitrici esterne. Il motivo è semplice: la fabbrica Piaggio era stata devastata sia dalle truppe germaniche in ritirata sia da quelle Alleate per cui le enormi difficoltà contingenti non permettevano una normale fabbricazione a Pontedera a cui si aggiungeva una penuria di materie prime. Così nella corrispondenza dell’epoca si trovano che le ditte Gaia di Torino, l’Alfa Romeo di Milano e successivamente la Corni di Modena fornivano i cilindri, la stessa Alfa Romeo, la Meroni lombarda gran parte delle componenti della scocca e telaio. La S.I.A.I. Marchetti forniva le due fiancate coprimotore e sacca attrezzi mentre per l’approvigionamento delle lamiere ci si appoggiava alle acciaierie Falck e alla Magona. Un’altra ditta fornitrice era ubicata a Ceva, piccolo comune in provincia di Cuneo.
Un murales del Vespa Club Fossano a Lesegno
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