Un murales del Vespa Club Fossano a Lesegno

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ph Johnny F.

Forse non tutti ancora sanno che nel primissimo periodo di produzione della Vespa  tantissime parti, anche strutturali e motoristiche, che la componevano venivano prodotte da aziende fornitrici esterne. Il motivo è semplice: la fabbrica Piaggio era stata devastata sia dalle truppe germaniche in ritirata sia da quelle Alleate per cui le enormi difficoltà contingenti non permettevano una normale fabbricazione a Pontedera a cui si aggiungeva una penuria di materie prime. Così nella corrispondenza dell’epoca si trovano che le ditte Gaia di Torino, l’Alfa Romeo di Milano e successivamente la Corni di Modena fornivano i cilindri, la stessa Alfa Romeo, la Meroni lombarda gran parte delle componenti della scocca e telaio. La S.I.A.I. Marchetti forniva le due fiancate coprimotore e sacca attrezzi mentre per l’approvigionamento delle lamiere ci si appoggiava alle acciaierie Falck e alla Magona. Un’altra ditta fornitrice era ubicata a Ceva, piccolo comune in provincia di Cuneo.

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Una Vespa Fossanese nel volume Vespa Rally

A tutti i tesserati del Vespa Club Fossano, per l’anno 2022, è stato consegnato il Volume Vespa Rally, di Roberto Donati, regalo offerto ai propri soci dal Vespa Club nazionale. All’interno del volume è presente anche un pezzetto di Fossano. La Vespa Rally 180 del 1968, che appare nelle prime pagine del libro è infatti di un socio Fossanese. Si tratta della Vespa Rally a spia piccola, che è stata prodotta in circa 1000 esemplari. I dettagli che appartengono ancora alla serie precedente (180 SS), come ad esempio il serbatoio e il canotto sterzo, la collocano tra le prime 500 costruite. Continua a leggere